Includere non è solo assistere: il diritto alla bellezza e alla partecipazione

La qualità della vita non si misura soltanto in termini di assistenza ricevuta o di autonomie raggiunte. Per ogni persona, anche in condizione di disabilità acquisita, la possibilità di accedere alla bellezza, alla cultura, alla socialità e al tempo libero è parte integrante del proprio benessere.

Crediamo che includere significhi creare occasioni di partecipazione reale e non residuale.
L’inclusione non si esaurisce nell’accoglienza quotidiana, ma si esprime nel diritto ad avere una vita piena, stimolante, ricca di relazioni e opportunità.

Il valore del tempo libero nella riabilitazione sociale

Il tempo libero è troppo spesso sottovalutato nei progetti di assistenza. Ma per chi vive un cambiamento radicale della propria condizione di vita, la possibilità di sperimentare bellezza, gioco, emozioni positive, relazione e curiosità è una componente essenziale del percorso di ricostruzione della propria identità.

Attività culturali, gite, laboratori, eventi aperti al territorio non sono solo “momenti ricreativi”.
Sono:

  • occasioni di stimolazione cognitiva e affettiva;
  • spazi in cui esercitare scelte, preferenze e autodeterminazione;
  • contesti che favoriscono nuove relazioni e interrompono l’isolamento;
  • strumenti per riattivare memorie, emozioni, desideri.

Il calendario delle attività va costruito per offrire esperienze autentiche, capaci di valorizzare i talenti e i desideri individuali.
Tra le proposte consolidate, grazie ai servizi forniti dalla Cooperativa Sociale Progtto98 e dai Volontari di Koru Odv, figurano:

  • laboratori espressivi e artistici (musica, pittura, fotografia, scrittura);
  • uscite culturali in musei, teatri, luoghi di interesse locale;
  • iniziative aperte alla cittadinanza e progetti di collaborazione con scuole, biblioteche, enti culturali;
  • feste, pranzi, momenti comunitari in cui condividere, ridere, celebrare.

Tutte le attività vengono progettate e adattate insieme alla persona, con attenzione al suo profilo funzionale, ma anche e soprattutto alla sua unicità.

L’inclusione non è uno slogan, ma un impegno concreto. Perché ogni progetto educativo, ogni attività culturale, ogni gesto relazionale ha un solo obiettivo: affermare che anche nella vulnerabilità esiste bellezza, valore, futuro.