Vita dopo il coma: quando la riabilitazione è anche sociale 

Un nuovo inizio oltre la cura clinica

Per molte persone, il coma rappresenta uno spartiacque drammatico e inaspettato. Ma è dopo il risveglio che comincia la sfida più profonda: ricostruire la quotidianità, affrontando un percorso di riabilitazione che va ben oltre l’aspetto clinico.

Alla Fondazione Cesare Carabelli, ogni progetto riabilitativo è prima di tutto un progetto di vita: un percorso integrato, globale, personalizzato. Dove riabilitazione fisica e riabilitazione sociale avanzano di pari passo, con lo stesso passo umano e professiona

Dopo l’ospedale: inizia la vera sfida

Le dimissioni dall’ospedale non segnano la fine del percorso, ma l’inizio di una nuova fase, spesso complessa:

  • Adattamento abitativo: rientrare in una casa che potrebbe non essere più adeguata alle nuove condizioni.
  • Cambiamenti cognitivi e motori: gestire alterazioni nelle capacità mentali, nel movimento o nel comportamento.
  • Ridefinizione dell’identità: confrontarsi con un “sé” trasformato, che ha bisogno di essere riconosciuto, accettato e rilanciato.

In questa fase, la persona non ha bisogno solo di cure, ma di una rete relazionale, educativa, emotiva che la accompagni nel tempo.

Riabilitazione sociale: un diritto, non un lusso

La riabilitazione sociale è il processo che consente alla persona di recuperare la propria autonomia e ritrovare un ruolo attivo nella comunità. Non riguarda solo la funzionalità motoria o linguistica, ma l’intera dimensione relazionale ed esistenziale dell’individuo.

Cosa significa per chi opera nel nostro settore?:

  • Progetti personalizzati costruiti su bisogni, desideri e possibilità reali della persona.
  • Recupero delle abilità quotidiane, come cucinare, vestirsi, gestire il tempo.
  • Attività educative e sociali: laboratori, momenti culturali, occasioni di relazione e appartenenza.
  • Supporto alla famiglia, coinvolta attivamente nel percorso di cura.

La Fondazione Carabelli: un presidio di umanità 

L’approccio della Fondazione si fonda su una visione integrata della cura: cura come relazione, come accompagnamento nella costruzione di un nuovo equilibrio di vita. 

Principi cardine del nostro operato: 

  • Multidisciplinarietà: un’équipe composta da educatori, OSS, fisioterapisti, psicologi, medici e infermieri lavora in sinergia. 
  • Centralità della persona: ogni scelta nasce dall’ascolto e dal rispetto della soggettività. 
  • Continuità: il cambiamento richiede tempo, stabilità, fiducia reciproca. 

Le storie che danno senso alla cura 

Ogni giorno, raccogliamo testimonianze che parlano di ostacoli superati, piccoli grandi progressi, identità riconquistate. Storie che raccontano la forza del quotidiano, della comunità che sostiene, della dignità che si ricostruisce passo dopo passo. 

Raccontare la vita dopo il coma significa dare voce a chi spesso resta ai margini. Significa ribadire che ogni persona ha diritto a un progetto, a un futuro, a una vita degna.